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TRANSIZIONE E ELETTRIFICAZIONE
Dove installeremo tutti gli impianti di energia rinnovabile che servono? Chi lo deciderà? E come saranno ripartiti gli utili? Qual è un impatto ambientale “accettabile” e quando invece i contro superano i pro?
RINNOVABILI: GLI OBIETTIVI AL 2030 E AL 2050
Attualmente, il fabbisogno energetico nazionale è di circa 300 TWh/anno di elettricità. Ma come abbiamo visto, questo valore non tiene conto di tutti i settori che vanno ancora elettrificati.
Per le stime sui consumi energetici e le fonti di produzione, il principale documento a cui possiamo fare riferimento è il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC), un piano di decarbonizzazione che ogni paese Ue ha dovuto presentare e in cui spiega come intende garantire i propri impegni climatici.
Secondo l’ultima versione del PNIEC (luglio 2024) al 2050 la domanda totale di energia elettrica in Italia è stimata fra i 550 e i 580 TWh.
Il piano prevede che le fonti rinnovabili copriranno almeno l’80% della domanda elettrica entro il 2050, il che corrisponde a circa 460 TWh di energia rinnovabile. Con un passaggio intermedio al 2030 in cui le fonti rinnovabili dovranno essere in grado di generare circa 230 TWh di elettricità.

QUALE MIX ENERGETICO DI RINNOVABILI?
Partiamo da qui e immaginiamo di voler produrre 466 TWh/anno da rinnovabili. Che vuol dire? Facciamo due conti.
Nel 2023 abbiamo prodotto, secondo Terna, 116,6 TWh di elettricità da fonti rinnovabili. Dovremmo all’incirca moltiplicarla per quattro, per raggiungere gli obiettivi del 2050. Ma non tutte le fonti rinnovabili possono crescere allo stesso modo.
POTREMMO CONSUMARE MENO ENERGIA?
Certamente, ma fare ciò significa cambiare radicalmente i nostri modelli economici, la distribuzione della ricchezza, ripensare i sistemi produttivi, uscire dal consumismo e abbandonare il capitalismo, superare l’ideologia della crescita economica.
Oltre all’installazione degli impianti di produzione di energia rinnovabile, un ruolo fondamentale lo giocheranno le infrastrutture di trasporto e scambio dell’energia. L’energia rinnovabile, infatti, è spesso prodotta in aree lontane dai centri di consumo e in modo intermittente, il che rende indispensabile una rete elettrica robusta ed efficiente.
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